lunedì 27 marzo 2017

Paura

Un giorno è capitato d'aver bisogno della paura per tirare avanti, paura e indignazione. Uno o più cazzo di nemici da detestare e verso cui scagliarsi con veemenza, urlando, sbavando, sicuramente dalla parte giusta. Con occhiate furtive e velenose, osservare il mondo e tirare un porcone. Facile, veloce e indolore.

Tutti a casa propria, che siano macerie o palazzine vomitate nel buco del culo più periferico e dimenticato.

Tutti a casa propria, trastullando cazzi stanchi ma inutili, che su Facebook ne trovi di troioni/e "tutti casa (propria) e chiesa (a casa loro)".

Basta solo un pizzico di paura e l'ira sale per non mollarci più.

Click!

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sabato 25 marzo 2017

La televisione è una cosa bella

Vedo ex donne sexy ballare come stronzi di stitico, giovani talenti per talentuosi morti, capelli viola che parlano un italiano del cazzo e occhiali spessi. Ridono loro e si offendono ridendo, nella telesilvione che conta e vale, voci miste e passi stanchi.

Saluto e ciao.

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Sabato in mutande

Fumo e bevo caffè alle due di notte di un sabato come tanti. Ho i cazzo di piedi congelati ma è bello muovere il pollicione e sentirlo vivo. Non capisco perché rianimare questo cadavere purulento, ma poco me ne fotte e scrivo queste cazzate di getto, dopo aver modificato la grafica del blog, mandando tutto a puttane. Sicuro.

La Fogna del Bagunzo torna a ruttare? Mah...

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sabato 25 agosto 2012

I Ragazzi dellE Pa(l)le #01

PRIMO NUMERO DEL NUOVO (E UNICO) FUMETTO MADE IN PETACCIATO!

Gustatevi questa puttanata.

Ghamen.


















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lunedì 16 aprile 2012

L'addore (L'odore).

Spesso è l'odore a fare "la differenza". Pensa un'attimo a quella fragranza di culo che ti accompagna dopo una fiera ed appagante giornata di lavoro a cottimo, trascorsa ad imbustare prese Scart "una ad una". In quel profumo primitivo c'è il riassunto di tutte le tue emozioni, di ogni singola incazzatura, senza bisogno d'aggiungere inutili "fiumi di parole". Aspetta, dammi solo "un'attimo ancora" che voglio farti capire bene questo concetto. Hai presente quelle signore attempate che, prima d'uscire, s'immergono in litri e litri di profumo per poi rotolarsi nella cipria e completare il tutto con del pessimo "rimmel"? Bene, cosa sai dirmi su di loro? Niente? Ma dai cazzo, non credi che tutto quel profumo serva a nascondere l'inevitabile tanfo di putrefazione che l'avanzare dell'età si porta dietro? Perché i vecchi puzzano di morte "caro amico" mio, di morte, cenere e Denim... Nonostante "la solitudine tra noi", "questo silenzio dentro me" è colmato da tutti gli odori che mi circondano, che mi stuprano, mi disgustano, m'ammaliano, sussurrandomi racconti falsi che mi piace credere veri. Perché, anche se "tu non vuoi rispondermi (eh!)" capisco dal tuo sguardo che le mie farneticazioni possono sembrarti solo un mare di stupide cazzate, e forse hai ragione tu: "sono solo parole"...

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domenica 15 aprile 2012

Apnee

Non credo che il risveglio sia la miglior parte della giornata....anzi credo sia quella che detesto. In un istante l'insano umido borgo isolato ch'è il tuo essere spalanca gli occhi alla tiepida illusione di una prospettiva....quel breve squarcio di apertura ad un chissà ha un sapore accettabile...certo..ce l'ha..almeno credo....dura il tempo del primo battito di palpebre, prima di morire nella fredda razionalizzazione, nell'appiattimento di ogni emozione, nella convinzione serrata e già completa di ciò che farai nei prossimi istanti....in tutti quelli che verranno, nei passi,facce,lividi e respiri rivolti a chi,come te ma lontano da te, continua nel suo cammino alla miseria.
Piacevoli sorpese, l'improvviso spezzarsi dei respiri.
Apnee.

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sabato 14 aprile 2012

Gino

Gino ha quasi 65 anni.
Da giovane fotteva le femmine e lavorava la terra sfondandosi, in maniera modesta, il culo.
Adesso le femmine sono morte ed il lavoro più pesante della giornata è farsi il bidet senza scambiare la candeggina per il sapone intimo.
A Gino piace tanto farsi bello con quel suo vestito blu scuro che indossava il giorno del matrimonio del fratello, un povero coglione ma tanto di cuore, ed uscire a fare una bella passeggiata, fumando sigarette dal nome esotico ("Pall Mall San Francisco, cazzo. Mica Diana Foggia!"), scrutando con malinconia la danza ritmica di giovani chiappe in carriera.
Bello felice, si accomoda sulla solita panchina, accavalla le gambe e lascia che il sole gli scaldi la pelle.
Qualche volta riflette anche, Gino, ma quella tristezza del cazzo che lo assale all'improvviso gli rovina tutto il gusto del momento, spingendolo a tornare a casa bestemmiando contro tutto e tutti.
Di solito la notte sogna qualcosa di molto figo ma, al risveglio, non ricorda mai una ceppa.
Di solito al centro commerciale corre per sembrare impegnato, ma il carrello resta sempre vuoto.
Di solito allo specchio quegli occhi che lo scrutano sembrano di qualche altro figlio di puttana, ma non i suoi.

Gino aspetta il treno alla fermata del bus, con una busta di plastica in mano e con quel bel vestito blu scuro.


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domenica 8 aprile 2012

Mutatis mutandis...

Pare che le donne abbiano ormoni da uomo, e gli uomini ormoni da donna. Poi la chiesa parla di accoppiamenti naturali. Se esistono due organi distinti, ci sarà un motivo. Certo. Io non posso pisciare in piedi, a meno che non decida di indossare una gonna lunga, senza mutande. Se così fosse, quale cazzo è il problema? Mica schizzo sui vostri piedi?

Di solito al bar, non ho problemi a togliermi la mutanda dal culo. Finisce sempre lì, non si adagia comodamente  sulle mie chiappe, non rimane al suo posto. Ci ho provato con i perizomi, in un impeto di femminilità visiva facile. Li paghi anche meno al mercato. Mi sembra un motivo sufficiente. Ma poi la canotta come la reggi? Finisce che la canotta ti coprirà il culo e coprirà il perizoma, coperto dal culo, che per due soldi, un topolino mio padre comprò...

Ora e sempre mutanda ascellare. E' proletarianesimo militante.

Quando parli con una donna, non puoi pensare alle sue mutande. Quando parli con delle mutande, invece, inizia a pensare che forse non hai mai parlato con una donna.

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lunedì 26 marzo 2012

Almeno tu nell'universo.

Alcune volte osservo le persone che mi circondano. Prima mi riusciva più naturale, mentre adesso devo sforzarmi per concentrarmi sul singolo individuo, visto che la maggior parte delle volte quello che contemplo può definirsi semplicemente come una fiumana incolore ed indefinita di volti, voci, profumi e colori. Lascio che questa valanga di carne sconosciuta mi sommerga, soffocandomi ed irritando pesantemente il mio non più giovane scroto, provando un miscuglio malsano di repulsione e curiosità, complicità e totale estraniamento. Difficilmente riesco a non portarmi dietro una strisciante sensazione di malessere, una minuscolo e celato impulso d'avversione che mi accompagna per il resto della giornata, spaparanzato sullo stomaco come un grassissimo figlio di puttana. Sorrido, parlo, saluto in maniera distratta, stringo mani e aspetto.

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lunedì 19 marzo 2012

Un nuovo inizio?

Una strana sensazione del cazzo mi assale una volta riaperto questo piccolo cumulo di parole. Sono passati quasi tre anni dalla data dell'ultimo post, tre anni lunghi e divertenti come una vacanza parrocchiale. Cercherò di coinvolgere una nuova volta i miei compagni di vomitata, altrimenti La Fogna tornerà a giacere languida e sfatta come una puttana vecchia di periferia, professione idonea e naturale alla quale è stata sempre portata. Adesso spengo la ventesima sigaretta della giornata, mi gratto il culo e barcollando mi accingo a dormire. Saluti e nervo.

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