martedì 11 agosto 2009

Senza Nome

C'è confusione in me stasera, come una sorta di suono ovattato che ti trafigge le tempie e ti corruga gli occhi e la fronte. L'amaro sale ad ogni passo percorso..l'inerzia dirige ogni tuo passo, una sorta di vuota marionetta mossa da fili di stentata autocoscienza.....eppure prosegui.. ..persone che tu reputi vicine piantano vessilli di scherno su ogni metro del tuo andare,rivendicandolo.. invadono un tuo spazio.. forse nell'incapacità di osservare il loro..o solo nel pietoso tentativo di fuggirne. Si ripetono frasi fatte... si da sfogo a deformità vocali dovute da noie, sudori, psicosi malcurate e false ostentazioni del diverso... si scivola sotto la superficie, giù verso l'odio e l'insofferenza più profondi, lasciando alla vista una spessa coltre di banalità ed idiozia celata da piercing, risate, capelli, occhiali, cappucci, caffè e ruote cigolanti..... l'uno affianco all'altro,... ma ognuno con se stesso..... ognuno che guarda, ride, fuma, urla, sbraita, soffre, odia, muore e beve... ognuno stretto nel suo ciclo, che sa tanto di diverso che oramai è standardizzato... si guarda al cambiare rifiutando il già cambiato, per paura che qualcosa stia cambiando o possa cambiare.... o meglio, che gli altri se ne accorgano... Si è riusciti a diventare spot di un se stessi costruito da altri.... abili sarti o burattinai che ben celati, ogni sera, portano spettacolo attorno tavoli,plastica e caffè.

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mercoledì 5 agosto 2009

Cocci.

Ricominciare a raccogliere i cocci di se stesso è fottutamente difficile.
Trovi brandelli sparsi in giro, in ogni luogo, addosso a chi hai amato oppure odiato.
Sono lì, in bella mostra, ad urlarti che sei un coglione da rifare, da riassemblare per essere successivamente rismontato, svuotato, scarnificato.
Sai che quel che hai dato non torna indietro, mai.
Sai che resteranno lì a marcire, sotto un sole scuro come il piscio di un vecchio ubriacone.

Aspetterai ancora poco tempo.

Osserverai te stesso indurirti giorno dopo giorno ed arriverà il tempo in cui stenterai a riconoscere quell'immagine che vedi riflessa nello specchio di quel bar di periferia.

Sono giorni strani per strani pensieri e strani ricordi.

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