lunedì 16 aprile 2012

L'addore (L'odore).

Spesso è l'odore a fare "la differenza". Pensa un'attimo a quella fragranza di culo che ti accompagna dopo una fiera ed appagante giornata di lavoro a cottimo, trascorsa ad imbustare prese Scart "una ad una". In quel profumo primitivo c'è il riassunto di tutte le tue emozioni, di ogni singola incazzatura, senza bisogno d'aggiungere inutili "fiumi di parole". Aspetta, dammi solo "un'attimo ancora" che voglio farti capire bene questo concetto. Hai presente quelle signore attempate che, prima d'uscire, s'immergono in litri e litri di profumo per poi rotolarsi nella cipria e completare il tutto con del pessimo "rimmel"? Bene, cosa sai dirmi su di loro? Niente? Ma dai cazzo, non credi che tutto quel profumo serva a nascondere l'inevitabile tanfo di putrefazione che l'avanzare dell'età si porta dietro? Perché i vecchi puzzano di morte "caro amico" mio, di morte, cenere e Denim... Nonostante "la solitudine tra noi", "questo silenzio dentro me" è colmato da tutti gli odori che mi circondano, che mi stuprano, mi disgustano, m'ammaliano, sussurrandomi racconti falsi che mi piace credere veri. Perché, anche se "tu non vuoi rispondermi (eh!)" capisco dal tuo sguardo che le mie farneticazioni possono sembrarti solo un mare di stupide cazzate, e forse hai ragione tu: "sono solo parole"...

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domenica 15 aprile 2012

Apnee

Non credo che il risveglio sia la miglior parte della giornata....anzi credo sia quella che detesto. In un istante l'insano umido borgo isolato ch'è il tuo essere spalanca gli occhi alla tiepida illusione di una prospettiva....quel breve squarcio di apertura ad un chissà ha un sapore accettabile...certo..ce l'ha..almeno credo....dura il tempo del primo battito di palpebre, prima di morire nella fredda razionalizzazione, nell'appiattimento di ogni emozione, nella convinzione serrata e già completa di ciò che farai nei prossimi istanti....in tutti quelli che verranno, nei passi,facce,lividi e respiri rivolti a chi,come te ma lontano da te, continua nel suo cammino alla miseria.
Piacevoli sorpese, l'improvviso spezzarsi dei respiri.
Apnee.

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sabato 14 aprile 2012

Gino

Gino ha quasi 65 anni.
Da giovane fotteva le femmine e lavorava la terra sfondandosi, in maniera modesta, il culo.
Adesso le femmine sono morte ed il lavoro più pesante della giornata è farsi il bidet senza scambiare la candeggina per il sapone intimo.
A Gino piace tanto farsi bello con quel suo vestito blu scuro che indossava il giorno del matrimonio del fratello, un povero coglione ma tanto di cuore, ed uscire a fare una bella passeggiata, fumando sigarette dal nome esotico ("Pall Mall San Francisco, cazzo. Mica Diana Foggia!"), scrutando con malinconia la danza ritmica di giovani chiappe in carriera.
Bello felice, si accomoda sulla solita panchina, accavalla le gambe e lascia che il sole gli scaldi la pelle.
Qualche volta riflette anche, Gino, ma quella tristezza del cazzo che lo assale all'improvviso gli rovina tutto il gusto del momento, spingendolo a tornare a casa bestemmiando contro tutto e tutti.
Di solito la notte sogna qualcosa di molto figo ma, al risveglio, non ricorda mai una ceppa.
Di solito al centro commerciale corre per sembrare impegnato, ma il carrello resta sempre vuoto.
Di solito allo specchio quegli occhi che lo scrutano sembrano di qualche altro figlio di puttana, ma non i suoi.

Gino aspetta il treno alla fermata del bus, con una busta di plastica in mano e con quel bel vestito blu scuro.


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domenica 8 aprile 2012

Mutatis mutandis...

Pare che le donne abbiano ormoni da uomo, e gli uomini ormoni da donna. Poi la chiesa parla di accoppiamenti naturali. Se esistono due organi distinti, ci sarà un motivo. Certo. Io non posso pisciare in piedi, a meno che non decida di indossare una gonna lunga, senza mutande. Se così fosse, quale cazzo è il problema? Mica schizzo sui vostri piedi?

Di solito al bar, non ho problemi a togliermi la mutanda dal culo. Finisce sempre lì, non si adagia comodamente  sulle mie chiappe, non rimane al suo posto. Ci ho provato con i perizomi, in un impeto di femminilità visiva facile. Li paghi anche meno al mercato. Mi sembra un motivo sufficiente. Ma poi la canotta come la reggi? Finisce che la canotta ti coprirà il culo e coprirà il perizoma, coperto dal culo, che per due soldi, un topolino mio padre comprò...

Ora e sempre mutanda ascellare. E' proletarianesimo militante.

Quando parli con una donna, non puoi pensare alle sue mutande. Quando parli con delle mutande, invece, inizia a pensare che forse non hai mai parlato con una donna.

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