venerdì 22 agosto 2008

Piacere, Furbizio!!!


Eccomi qui, tra lo scorrere vari video su youtube mi ero ingrippato particolarmente su di questo, non riuscendo a comprendere a pieno il "come" la mente umana a volte possa concepire cose simili, lampi di genialità, furbizia ostentata nella sua forma più fulgida! Piacere, Furbizio!!

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Je suis malaadeeee


Alla fine di un periodo estivo bieco ed esecrabile, scandito dai crescenti sintomi dell'omofobia,.dell'intolleranza e da porrofobie varie, immancabile x la chiusura del tutto come un bidet alla fine di una cagata mondiale, arriva la malattia. Sto nel letto e un sentore di malessere interno comincia a salirmi dallo stomaco; cambio posizione, mollando due o tre borde che gonfiano le coperte godendo di quell'aerosol stordente che per pochi istanti mi lascia dimenticare l'attuale situazione; comincia ad avvertire un senso strano di mancato equilibrio e intanto il sudore comincia ad adempiere al suo compito di collante con le sottili lenzuola, riducendomi in pochi istanti a salma obitoriale; la calma acquistata nel distendersi è ormai andata a farsi fottere e le madonne svolazzano ora liberamente sul soffitto della mia camera; mi alzo, barcollo, tiro un altra borda, causata forse dallo spostamento dell'asse corporeo; mio fratelo svegliato dalla solfatara ha solo il tempo di sigillarsi nelle coperte ed esclamarmi:" Fai cacare"; vado in cucina, i primi sintomi della tosse già si manifestano, apro gli scaffali, tracanno 2 o 3 sorsi di fluimucil e poi via, bustina di antibiotico , ha lo stesso sapore di un paio di mutande dopo una giornata di lavoro a ferragosto; torno a letto, mi riposo nel sudereccio giaciglio, ultima borda di assestamento, occhi pallati e sonno che non può arrivare...... a labbra strette comincio una nenia..."Je suis malaadeee".....

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venerdì 15 agosto 2008

Viaggi sonori motorizzati.

Questa notte ho riscoperto un piacere che per troppo tempo ho trascurato: il viaggio senza meta accompagnato da musica ad alto volume.
Armato di lettore mp3 (ho lo stereo della macchina che fagocita solo cassette ed in malo modo, peraltro), benzina e solitudine, mi avvio verso una strada scelta a cazzo, in piena notte.
Lascio andare la musica a palla (i Mono, grandioso gruppo "nippo post-atomico"), mentre schiaccio sull'acceleratore, inghiottito dalla notte.
Scorrono case di campagna, strade dissestate, arbusti e cani randagi, mentre le note si fondono con il rombo del motore, creando un loop sonoro-ambientalistico-quasi mistico.
La luna è tonda e chiara, stampata in un cielo buio tappezzato da rade nuvole timide.
Non incontro nessuna macchina in questa strada isolata e lascio che il viaggio proceda così, senza meta, liquido come un sogno ad occhi aperti, come una scopata da ubriaco.

Respiro e premo sul pedale, perso in questa serata senza fine.

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giovedì 14 agosto 2008

La simpatica signora.

Mentre lavoravo, circondato da quintalate di carne umana in pieno fermento consumistico, vedo avvicinarsi una signora di media età (60 anni, più o meno).
Ha l'aria sfatta, devastata da anni di trucco di seconda scelta applicato con incertezza sopra un viso che non fa nulla per nascondere l'età.
Il passo è incerto, barcollante, forse rassegnato, ma al momento del contatto la nostra sfodera uno strano accento acido, stridulo e fottutamente fastidioso.
Vuole lamentarsi di qualcosa ma non riesce a formulare una parola di senso compiuto.
Lascia uscire una sequenza di suoni senza senso logico, eppure si ferma ad aspettare una qualche risposta, spazientita.
Cerco di concentrarmi per carpire qualche cazzo di cosa ma niente, tutto quel vociare non ha nessun significato, solo cacofonico caos verbale, puro noise vocale.
La signora si agita, incominciando ad innervosirsi per la mancata comunicazione, stupita dalla mia presunta stupidità.
Batte i piedi incominciando a gesticolare in maniera animata.
Io la osservo e sento l'odio nascere.
Vorrei incenerirla con lo sguardo, carbonizzare le sue fottute corde vocali in malora, allungare le mani e strangolarla in preda alla gioia nichilista che incomincia ad ardermi nelle vene.

"Signora senta... Perché non va a rompere i coglioni da un'altra parte?"

La signora impietrisce, ferma come un baccalà scaduto.
Non credeva che potesse andar a finire così, venuta per vincere ed inculata a sangue freddo, senza vasellina.
Non può far altro che girarsi ed andare via, in silenzio, finalmente...

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mercoledì 13 agosto 2008

Alimentazione notturna

Dopo una giornata di schiavitù retribuita (hanno detto che un'ora della mia vita vale più o meno 6,56 euro, netti), affamato come un lupo con una famiglia di vermi solitari (lo so, se sono in famiglia come fanno ad essere "solitari"? Ma perché non vi fate i cazzi vostri?), decido di mangiare qualche pastrocchio nel fido baretto di periferia.
Torno a casa, mi lavo in fretta e svelto come una "tasciola" mi reco al "Bar del Rosso" (mitologico anfiteatro di post-vita).
Mi siedo con vecchi e nuovi amici e, mentre sorseggio una birretta gelata, mi soffermo ad ascoltare l'umanità che mi circonda.
Parole confuse miste a bestemmie si inseguono come una coppia di marmocchi in calore, formando uno strano miscuglio di caos, stranamente ritmico ed ipnotico.
Cerco di focalizzare qualcosa, ma la stanchezza e l'acidità dello scroto rendono il tutto più complesso.
Parole, rumori, qualche lieve sorriso (stuprato da una risata fragorosa e volgare), bicchieri tintinnanti e respiri stanchi.
La notte è ferma, quieta ed assorta nel suo stesso silenzio, il paese è vuoto, forse in dormiveglia, oppure un'ennesima volta distratto, estraneo a chi lo popola.
Si parla di nuove vite in maniera leggera, con lentezza, così, solo per muovere labbra ed emettere un qualche suono.
Seduti ma lontani, con la testa che vaga chissà dove.

Un pezzo di pane duro ed una nuova birra, mezzo pacco di sigarette e poi a casa.

Una notte vecchia che accoglie un nuovo giorno stanco.

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venerdì 8 agosto 2008

Post inesistente!

Il post numero 13 è inesistente, ora e per sempre!

Porta avanti questa guerra insieme a noi:
ANTI 13 PROPAGANDA!

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Videogame e beatitudine.

Durante le mie sessioni videoludiche non posso fare a meno di ripetere il seguente rituale:

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13 è il numero della morte.

Oggi ho scoperto una cosa:
13 è un numero di merda.
Io odio il 13.
Il 13 mi fa sentire solo e mi trasforma da uomo senziente in mongoloide impotente.
Il 13 non ho mai soldi.
13 non ti rende un superdotato (e nemmeno un normodotato, se per questo).
13 sono le stelle, Sant'Antonio ghè bella (era 5 ma vabbè).
Secondo Wikipedia 13 è "the natural number after 12 and before 14" (cazzo, dei fottuti geni!).
Nella Tombola Napulitana (ahè) il 13 è Sant'Antonio (sempre lui, accompagnato dalle stelle, ghè belle).

Uniamoci per abolire il 13 dalla numerazione mondiale (o come cazzo si chiama)!

13 è gay!
13 è illusione!
13 è menzogna!
13 è tutto intorno a te, now!

Porta avanti questa guerra insieme a noi:
ANTI 13 PROPAGANDA!

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napule è mille culur o culer

Cosa c'è di peggio di un pullman pieno di napoletani?.. un pullman pieno di stronzi.. poi quando le due cose combaciano "aiutam a dic".
La signora seduta accanto a me, mentre si asciuga il sudore che gli cola sulla fronte, mi guarda stupita ed ignara commentando "come mai tutto questo caldo?" Io la guardo accennando un sorriso di assenso e complicità e poi mi dico.. Ma brutta vacca, pesi 145 kg.. nel sedile ti entra a mala pena una sola chiappa di culo e ti stupisci nel sentire caldo? tutto quel lardo compresso te lo porti a spasso perchè la meteorina di Emilio Fede ha predetto una carestia imminente o perchè sbavare su un piatto è uno dei pochi piaceri di questa vita di merda?.. vabbè... Effettivamente il caldo incombe, eppure l'aria condizionata è accesa cazzohh! Un tipo con la faccia da cubista tubista con dei pantaloni alla tenda da circo accompagnati da una super staila versace cintura staila lollomanna si lamenta del "servizio di raffreddamento scadente" che nelle retrovie non sembra giungere..
mi giro, lo guardo.. mi guardo intorno.. Ma brutto babbo di minchia i cazzo di finestrini li vuoi chiudere??? L'aria tu sai condizionarla con la sola forza del pensiero?Con l'imposizione delle mani ne impedisci la fuoriuscita dai vetri?
E il mio posto è l'unico senza quella tendina di merda.. sento gli arti liquefarsi! poi ripenso a quel cesso che impera sulla monnezza di fronte al bar Mexico e mi dico che Napoli un pò mi piace.

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giovedì 7 agosto 2008

Donna felicità

Ultimamente noto intorno a me un'abbondanza di donne gravide.
Questo raro fenomeno (negli ultimi anni ho visto diminuire le "sforna-fardello") ha fatto riaffiorare nella mia mente un modo di dire molto usato dalle mie zone (e forse nel resto del mondo, non saprei): "La gravidanza rende le donne più belle."

Le vedi avanzare dondolando ed ansimando, mentre il demonio che portano in grembo gli rifila una sequela di calci da far invidia a Kenshiro sotto effetto di cocaina purissima.

Ora, ditemi, cosa c'è di bello in un botolo più largo che alto, sudato come un muratore ceceno sotto il sole d'Agosto che si muove sinuoso come un purè di merda?

Sarà un'ennesima cazzata come quella sul lavoro?

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Ce stanne i ciamben...

FENOMENALE!! Sono circa 5 giorni che in questo cazzo di paese manca l'acqua e la metamorfosi della società locale a causa della mancanza del bene primario è già cominciata. La puzza di merda la si percepisce già passando a circa un mezzo metro dalle persone, celata da 10,15 spruzzi di profumo usati come copertura, giusto per dare al naso quella lieve sensazione di piacere prima dell esplosione dell aroma base, la merda.
La grande affluenza di questi giorni al lido locale è velatamente giustificata dal bel tempo, ma la realtà non mi lascia altro che denotare una massa informe di corpi pronti al tuffo nell'enorme latrina salina col solo scopo di cercare un minimo di asettica convinzione di pulito, pascendosi tra le onde della propria urea e tra gli stronzi di propria fattura che sganciano in acqua a mò di B52. L'arrivo indiscriminato del turismo esterno (napoletani, maos e montanari del cazzo) è una delle cause primarie del fenomeno, e al solo tentare di quantificarne il numero mi si impastano i peli del culo (già sudati di loro), mi verrebbe voglia di cacargli in bocca ad uno ad uno

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mercoledì 6 agosto 2008

Una grassa puttana annoiata.

Questa è una di quelle cazzo di notti dove il tempo sembra ubriaco, avanza barcollando e vomitando con una lentezza esagerata.
Sudato come una puttana grassa, riesco solo ad ascoltare musica distrattamente, mentre apro il secondo pacco di sigarette e sorseggio caffè amaro da una tazza scheggiata.
Una solita giornata di merda, ucciso dal lavoro e sodomizzato dalla noia, la bastardissima noia che troppo spesso mi colpisce.
Eppure la paura è lontana, sono stupidamente anestetizzato dal quotidiano e mi rotolo nella merda che tanto detesto.

Ecco cosa sono diventato: una grassa e lorda puttana annoiata.

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martedì 5 agosto 2008

bu

Sono tre giorni che bevo beck's.. ma sono anche tre giorni (anzi di più) che cago a intermittenze rapide e a consistenza molle.. non è una bella cosa.. poi l'estate fa cagare... CAZZOOOH!

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La luna nel bicchiere.

Alcune serate nascono lentamente, inerpicandosi in discorsi blandi e scontati per poi sfociare in discussioni/valanga che colmano (anche solo per un attimo) la nottata, mandandoti al letto stordito da ricordi e sensazioni.
Bastano un paio di sigarette e qualche caffè ed alcune volte la magia si riaccende.
Filtra una parole, poi la seconda e via, la notte si perde in chiacchiere e pensieri.
Quel che mi stupisce è l'eccezionalità del tutto, l'unicità imperdibile del "come" e non del "cosa" viene detto, quell'alchimia di frasi che si miscelano e si rimescolano, scontate se prese singolarmente, ma fresche nell'insieme.
Questo è quel che alcune volte cerco: perdermi in discorsi con la luna nel bicchiere.

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domenica 3 agosto 2008

Dolore come lava.

Il dolore è come lava.
Scorre lento nel corpo, scavando in profondità, denso e corposo, pachidermico nel suo avanzare senza sosta.

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Gente nuova.

Qualche volto nuovo si mischia all'abitudine, con rara frequenza.
Le parole si accalcano, scalciano e precipitano, furenti e confuse.
La novità pizzica la fantasia, se pur per un breve istante.

Gente nuova che bussa e va via.

Gente nuova con voce impolverata.

Gente nuova, ormai vecchia di un giorno.

Questa conca è troppo profonda, radicata nella quotidianità, troppo testarda per cambiare, troppo fiera del suo modo d'essere per modificarsi e rinascere.

Gente nuova passa e va via.

Gente nuova per un posto vuoto.

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sabato 2 agosto 2008

Prego, mi dica...

Eccola lì, appesa al carrello per la spesa, in balia del flusso umano in piena estasi da shopping.
Vecchia, ripiegata ed avvizzita come un albero d'ulivo potato con violenza, osserva con occhi assenti quello scomposto fiume di carne, persa tra una montagna d'assorbenti e tonnellate di scatolette di tonno di pessima qualità.
Qualche passo incerto e una sosta di svariati minuti a seguire, un sospiro e di nuovo quello sguardo vuoto, vitreo.
Mi ferma afferrandomi per il braccio, e tirandomi verso di lei gracchia: "Senti... Ma dove sto?"
La fisso intensamente prima di focalizzarla per bene, le sue parole sono leggere, esili.
"Prego, mi dica..."
Non ho risposta.
La vecchia lascia il mio braccio e riprende il suo cammino affaticato, perdendosi tra le cataste di pasta in offerta.

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venerdì 1 agosto 2008

Che cazzo significa tutto questo?

Non è accogliente questa fogna e non vuole esserlo.
Nel liquame che ne ricopre il suolo lascio sguazzare i miei pensieri, figli deformi dettati dalla noia.
Non ne comprendo il senso ma va bene così, vomito perché mi va di farlo, con ira e sardonico piacere.
Alcuni lo chiamano "male di vivere" ma a me sembra solo una gran stronzata, una polveroso e grottesco circo con qualche luce ad intermittenza e quattro ubriaconi che brindano aspettando la morte.

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