sabato 23 maggio 2009

Viverle per vivere.


Certe cose lasciano un sapore dolce in bocca, quel retrogusto malinconico che scorre dentro il tuo corpo e ti fa restare così, fermo e con un mezzo sorriso ad incoronare il volto.
Quelle chiacchiere che negli anni si ripetono, così familiari e confortanti, che ti fanno sperare che, in fondo, qualcosa del nostro passaggio rimane, seppur piccolo o di piccola importanza.
Volti che vedi mutarsi nel tempo ma che trattengono, con forza, i propri tratti distintivi, che resistono a tutti i cazzi della vita quotidiana.
E potresti perderti in quelle voci, per ritrovare frammenti che forse hai smarrito per strada, che affogano nella monotona routine del vivere.
E sai che dietro quelle risate leggere e semplici ci sono pezzi di te, del tuo passato, della tua vita, congelati in uno spazio che non ha regole, non ha restrizioni oppure obblighi.

Certe cose lasciano un sapore dolce in bocca proprio per il loro essere facili ed immediate, come una battuta a fil di fiato o una grassa risata.

Certe cose basta viverle per vivere.

Etichette: ,

martedì 19 maggio 2009

"Perchè una volta, le donne, quando cacavano, puzzava di cacaato! "


Di nuovo qui, di fronte allo stesso schermo e tastiera che, sfortunati loro, ricominciano per l'ennesima volta a sorbire il tocco unto e olezzoso di peli di culo e la traumatica fiatella del mattino, derivante da due kebab la sera prima, di uno come me che non ha un cazzo da fare al momento se non grattarsi le palle e seguire con le dita il filo dello spacco del culo pensando allo "Ieri".
"Ieri":
- Avevo una panza che non finiva più..
- Fumavo, bevevo, invocavo il maligno..
- Vestivo alla belli capelli..
- Mi lavavo ogni idi di Marzo..
- Spaccavo le noci co la cella..

...bei tempi....ero figlio del mio tempo...
..e quando cacavo puzzava di cacato..
mah...
Pipp* ce pisce dentre a lu cafè..
Maaamm che culoono..
Ma nn me cacate lu cazz..
Suc lu cazz sceemo..
Ti la cocce com nu chiuve da dice..
e lu Rusce sfrije le patane che l'ucchie..
e Chiachille te lu strufenacce fatte de mmerd..
e Malef s'assumej a Action Man..
e Velloon te la cocce coma nu pruveloon..
e Mikidini è l'amico dei pampiini,,
e Je Lorme....HA'....
e Ferdnand u maleziuse..
e Buon Lavoro.
Punto.

Etichette: ,

lunedì 18 maggio 2009

Semplicemente.


Scapperemo un giorno, per non tornare.
Lontano da questa ricerca che ha il sapore acido della sconfitta.
Fuggiremo un giorno, uno di quei giorni caldi, dove il sole può ancora scaldarci.
Senza guardare indietro, senza ascoltare chi vuol tenerci vicino, senza aspettare.
Avremo il tempo di scoprire se c'è solo menzogna dietro il velo, solo ingenua illusione.

Un lungo viaggio che si perderà nel nulla.

Finalmente.

Semplicemente.

Etichette: ,

sabato 2 maggio 2009

15 ani per 15 anni.


Lavoro in un luogo frequentato da ogni razza d'essere a due zampe (escludete gli animali con tale caratteristica).
Si parte da famiglie medio borghesi per finire a lavoratori sottopagati d'origine "cinesafricana".
Ognuno vaga con il proprio carrello, mezzo pieno o mezzo vuoto, chi oculato nelle compere e chi in preda alla modalità "alla cazzo di cane".
Ci sono famiglie, coppie etero e omo, singles, sfigati, fottuti vecchi, zombie e le quindicenni.
Ecco, le quindicenni...
Qui il discorso è delicato e richiede un trattamento discreto ed imparziale per essere analizzato correttamente.
Bene, a me le quindicenni stanno sulle palle.
Ho cercato di sondare e comprendere il loro mondo ma, cazzo, veramente non riesco a capire come possa un cervello risultare così sottosviluppato.
Le vedi arrivare come minimo in tre, possibilmente mano nella mano e vestite/truccate in maniera identica.
Ridono per ogni minima cazzata, con un sorrisetto stridulo che ti vien voglia di cacargli in bocca, ma non uno stronzo qualsiasi, ma un fottuto siluro di merda di quelli che devi spezzarli con lo scopino, un gigantesco Grande Fratello marrone fiero ed orgoglioso.
Profumano come mignotte di periferia, con lo spacco del culo sempre in evidenza e le maledettissime ballerine in TECNICOLOR  che ti carbonizzano la retina e ti distruggono la giornata.
Quando s'avvicinano per chiederti qualcosa, assumono l'aria da "troione navigato", di quelle che "i cazzi me li magno a colazione, ma senza latte!".

Cercano in tutti i modi di compensare l'insicurezza tipica (e naturale) della propria età trasformando la loro giuovane vaguina nel traforo del Monte Bianco.
Succhiano cazzi ma senza rovinare il lucido applicato sulle labbra in 3 ore di make-up intenso. Sfidano il mondo aprendo le gambe ed emettendo pensieri profondi come il buco del culo di un lombrico e quando uno spermatozoo se le incula, tornano alla realtà sbattendo i denti sull'asfalto (luogo di un probabile e futuro lavoro).

Dietro la coca, le gonne a girotopa, i pompini nei bagni delle discoteche, la nuova hit di merda dei Frociotel c'è solo un'attimo d'inconsistente presente.

Cosa costruire su basi così instabili, su idoli tronisti, su queste bambine (nostre sorelle/figlie/amanti?) consumate ancor prima di diventare donne?

Qualche figlio di puttana ha detto che il tempo è il nostro bene più prezioso.
Bene, c'hanno fottuto pure quello, perchè nell'era del tutto e subito non c'è spazio per il futuro e il passato è un vecchio rincoglionito, di cui nessuno ricorda il nome e le gesta.

C'è solo il presente, confuso e schizzato e quella ragazzina che scopa come se non ci fosse un domani è lì a testimoniarlo: siamo fottuti...

Etichette: , , ,

" Lanetta Maledetta"


Porco di DDio. Il consapevole comprendere di quanto la vita ci abbia disposto come specie alla naturale caducità è giorno dopo giorno più palese.Per provare piacere ci lecchiamo, gli uni e gli altri sessi, da dove pisciamo, ci cachiamo addosso, lecchiamo culi di persone che non conosciamo solo per divertirci una sera sperando che questa non abbia defecato 5 minuti prima perchè abbiamo finito il listerine a casa, o che non soffra di alopecia o sudorazione eccessiva, giusto per non avere "sapore di mare" in bocca; addirittura anche ciò che indossiamo ci crea problemi, a furia di togliermi la lanetta dall'ombelico, che avrei potuto aprire una sartoria, mi so fatto un taglio che sa di maligno..." Lanetta Maledetta".
P.s. dolce memole è un nickname del glande
P.p.s. sodomi fadeeer..

Etichette: , ,

venerdì 1 maggio 2009

Un criceto del cazzo.


Oggi mi sento un fottuto criceto, piazzato sulla sua rotellina da laboratorio, a correre come un coglione per chissà quale stronzata.
Un continuo "avanzare veloce" che ti lascia tramortito, spento, con appena la forza sufficiente a farti una cacata, ma di quelle senza gusto, senza "passione".

"Oggi-come-ieri-come-l'anno scorso", a perdifiato fino al grande tuffo nella tomba, trasformato in un pasto pronto per vermi e piante.

Oggi mi sento come un fottuto criceto: impaurito, spaesato, inutile.

Quanti gesti che, con il loro perpetuarsi, ti uccidono lentamente, cibandosi di quel poco di buono che tenti di conservare, quel fanciullo che prima o poi la vita ti stupra per via anale, senza vasella, a secco.

Perdi l'innocenza, la coscienza, la speranza ma continui, "vivi" per vivere, per tirare avanti, asfaltando giorno dopo giorno i prati del cuore.

Ti trovi a scopare un corpo, a pagare un vuoto, a sognare il niente, ma cali la testa e tiri dritto, fino al prossimo muro di cartapesta da sfondare a testate.

Oggi mi sento un fottuto criceto, destinato a morire ma distratto dalla sua rotellina del cazzo.

Tutta questa "VITA" per girare, correre, scappare, nascondersi e sparire, semplicemente svanire?

Che grande cazzata...

Etichette: ,